(Blogmensgo, blog gay del 25 agosto 2015) Dal prossimo anno universitario del 2015, i 10 campus dell'università della California permetteranno ad ogni persona di iscriversi sotto una delle sei identità di genere proposte.
Qui sotto, un reportage video sull'argomento:
L’università pubblica della California si batte per la neutralità
In questo articolo, per facilità, utilizzerò il maschile in un paragrafo su due e il femminile negli altri paragrafi. Un sorteggio – effettuato con una moneta spagnola da 50 centesimi di euro, lo preciso per tutti gli interessati – ha deciso che inizierò con il femminile, nonostante il lato della moneta estratto raffiguri il busto di Cervantès.
Le attuali e future studentesse dell'università della California (University of California, istituto pubblico) possono adesso compilare l'iscrizione senza menzionare il genere, oppure scegliere tra sei identità di genere. Le sei opzioni proposte si basano solamente sull'identità di genere e non, quindi, sull'orientamento sessuale, ed è la studentessa stessa a scegliere (o meno) di segnalare uno o l'altro caso.
I nuovi questionari di iscrizione sono validi dall'entrata all'università, quindi per i futuri studenti non ancora diplomati all'insegnamento superiore (undergraduates). Possono adesso scegliere una delle sei seguenti identità, nell'elenco puntato in inglese (uomo, donna, uomo trans, donna trans, queer o non conformista, altra identità):
- male
- female
- trans male / trans man (nata donna, divenuto uomo)
- trans female / trans woman (nato uomo, divenuta donna)
- gender queer / gender non-conforming
- different identity
In un comunicato del 25 giugno 2015, l’università della California precisa che l'identità di genere «scelta» da ogni futuro studente non avrà alcuna incidenza diretta – positiva o negativa – sull'ammissione o meno ai corsi, sulle valutazioni e sulle note ottenute dallo studente. Sembra, ma il comunicato non lo conferma, che il questionario per l'iscrizione – o almeno la parte relativa all'identità di genere – non saranno resi pubblici.
[Paragrafo senza genere.] L'entrata in vigore dei nuovi moduli e gli adeguamenti più «neutri» fanno seguito alle conclusioni – presentate a metà giugno 2014 – da un gruppo di lavoro interno sull'instaurazione di un sistema universitario più accogliente per le persone LGBT.L’università della California, secondo il comunicato, era già avanti su questi temi, e con l'entrata in vigore delle nuove misure, in confronto agli altri istituti universitari americani, gli studenti potranno scegliere liberamente una denominazione ufficiosa privilegiata in rapporto all'identità ufficiale del proprio stato civile.
La California finanazierà la chirurgia di riassegnazione sessuale di un condannato
Rodney Quine, 56 anni, condannato all'ergastolo ed imprigionato dal 1980, ha ottenuto, l'11 agosto 2015, per via giudiziaria, che la California finanzi il suo percorso di riassegnazione sessuale.
Il querelante diventerà così Shiloh Quine, conformemente all'identità femminile che sente propria da anni. Shiloh sarà trasferita in una prigione femminile dopo l'operazione.
In tale questione, gli esperti medici e psichiatrici hanno considerato all'unanimità che Rodney/Shiloh necessita assolutamente di un'operazione chirurgica di riassegnazione sessuale e tutti i processo correlati. Prima di ottenere un'identità di genere conforme al proprio sentirsi, Shiloh aveva tentato ripetutamente il suicidio in carcere.
La California ha finalmente scelto di finanziare in prima persona questo tipo di intervento a persone trans imprigionate entro i confini dello Stato. Il trattamento costa tra i 15.000 e i 25.000 dollari (tra i 13.500 e i 22.500 euro) per persona.
Sono recensite circa 400 persone trans nelle prigioni californiane.
Commento. L’università della California si è vantata su tutti i media della propria «inclusività». Ma non ha ricordato quanto le aggressioni omofobe – fisiche o verbali – siano frequenti nella maggior parte dei propri campus.
Negli Stati Uniti, alcune voci si sono sollevate contro il finanziamento dell'operazione di Rodney/Shiloh. Ma quasi nessuno ha avuto il coraggio di dire che 35 anni di imprigionamento costituiscono essi stessi un atto inumano – così come quasi nessuno in Francia osa dire che i tre decenni di incarcerazione di Georges Ibrahim Abdallah costituiscono un trattamento ignobile in un Paese che si definisce civile, per un uomo rilasciabile da oltre quindici anni.
Fortunatamente, gli esperti hanno trovato il modo per far comprendere la crudeltà di un non - riconoscimento dell'identità di Shiloh – e di ogni persona trans – ai poteri pubblici.
Traduzione da un articolo originale di Philca di MensGo.Fr.
Giorgio / MensGo