(Blogmensgo, blog gay del 26 maggio 2015) Mentre la Corte federale suprema americana si appresta a stabilire sulla costituzionalità del matrimonio omosessuale, un sondaggio Gallup effettuato ad inizio maggio 2015 mostra che il 60% degli americani sono favorevoli alla sua legalizzazione contro un 37% di contrari.
E' la prima volta che il sondaggio annuale raggiunge la soglia del 60% di opinioni favorevoli, contro il 55% del 2014 ed il 50% del 2012. In confronto al 2014, i pareri favorevoli sono aumentati di cinque punti percentuali, tanti quanti sono diminuiti quelli dei pareri sfavorevoli, mentre gli indecisi stagnano al 3%.
La differenza tra i pro ed i contro è quindi cresciuta di dieci punti percentuali nell'arco di un anno. Gallup constata tuttavia che solo una minoranza di persone (42%) segue la questione, indipendentemente dalla propria opinione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Tra il 1996 ed il 2015, le curve dei pareri favorevoli e sfavorevoli al matrimonio tra persone dello stesso sesso si sono completamente invertite, secondo Gallup. I pro sono passati dal 27% della popolazione al 60%, mentre i contrari si sono ridotti dal 68% al 37%.
(Le percentuali di venti o anche dieci anni fa non sono strettamente comparabili con quelle del periodo 2007-2015, poiché nel frattempo è cambiata la formulazione della domanda principale.)
I pareri variano sempre molto a seconda della fazione politica degli intervistati. Il sostegno al matrimonio rimane più forte tra i democratici (76%, ossia 43 punti percentuali in più rispetto al 1996) e più debole tra i repubblicani (37%, ossia 21 punti percentuali in più nello stesso periodo).
Anche l’età degli intervistati è un criterio determinante. Il rifiuto del matrimonio omosessuale domina tra i maggiori di 65 anni, indipendentemente dalle loro idee politiche. In compenso, per la prima volta quest'anno, Gallup nota una maggioranza di favorevoli tra i 50-64enni (54% nel 2015 contro il 48% nel 2014) di ogni appartenenza politica.

Chi sarà eletto alla Casa Bianca a novembre 2016? Contrariamente a Hillary Clinton, nessun candidato repubblicano si è ancora pronunciato a favore del matrimonio gay. ©White House / Lawrence Jackson.
I candidati alle elezioni dovranno pubblicamente indicare la loro posizione sul matrimonio gay, stimano il 21% dei favorevoli ed il 37% dei contrari. Un quarto dell'elettorato (26%) lo considera, in effetti, un punto nodale per decidere se votare o meno per un candidato (ricordiamo che il 2016 è anno di elezioni negli Stati Uniti).
Metodologia. Sondaggio telefonico condotto tra il 6 e il 10 maggio 2015 da Gallup su un campione rappresentativo di 1 024 adulti provenienti dai 50 Stati più il distretto di Columbia. Gli ispanofoni sono stati intervistati in spagnolo.
Percentuali reindirizzate in funzione delle statistiche demografiche, margine d'errore stimato a ±4% per un intervallo del 95% (in altre parole, visto il campione, si ha la certezza al 95% che l'ampiezza esatta delle risposte si situi in una forbice di 8 punti).
Commento. La pubblicazione del sondaggio non poteva cadere meglio. I saggi della Corte federale suprema – in particolare la metà dei giudici a priori ostili al matrimonio gay e lesbico – dovrebbero essere sordi, muti e ciechi per non tenere conto di tali elementi statistici.
Restano tuttavia tre zone d'ombra che speriamo che nessun giudice federale cerchi di utilizzare come pretesto.
- Il margine di errore del sondaggio è notevole, con un'ampiezza di otto punti.
- I contrari sono ancora una minoranza significativa, il 37%.
- Che se ne dica, le dichiarazioni gay-friendly rimangono suscettibili di nuocere ad un candidato. Speriamo che Hillary Rodham Clinton, che recentemente si è detta favorevole al matrimonio gay, non ne paghi le conseguenze.
Noto tre enormi motivi di soddisfazione, che spero siano presto confermati dalle statistiche.
- I 50-64enni sono finalmente diventati più friendly.
- Il sondaggio non ha intervistato che persone maggiorenni (18 anni o più). Adesso, le persone oggi minorenni che voteranno nel 2016 sono notoriamente più friendly rispetto agli anziani.
- Mai lo stacco tra pro e contro era stato così ampio. Speriamo che cresca ancora di più entro le elezioni generale del 2016.
La prossima – e decisiva – tappa è ormai fissata per il mese di giugno 2015, nel tribunale della Corte federale suprema.
Traduzione da un articolo originale di Philca di MensGo.Fr.
Giorgio / MensGo