(Blogmensgo, blog gay del 15 maggio 2015) Nel suo 19o rapporto annuale sull'omofobia e la transfobia in Francia, SOS homophobie ha constatato una forte diminuzione dei casi di LGBTfobia nel 2014. Ma dopo il picco storico del 2013, «il numero di testimonianze raccolto nel 2014 rimane elevato e preoccupante», si inquieta l'associazione francese.
Nel suo rapporto 2015 (anche disponibile gratuitamente in PDF), SOS homophobie afferma di aver ricevuto 2 197 chiamate nel 2014 a proposito di atti di omofobia, lesbofobia, bifobia o transfobia. E' 38% in meno rispetto al 2013, ma il 41% in più rispetto al 2011.
Gli anni 2012 e soprattutto 2013 avevano esacerbato l'omofobia quotidianamente, in occasione del dibattito sull'apertura del matrimonio alle coppie gay e lesbiche. L'anno 2014 conferma l'importanza del fenomeno fuori da ogni epifenomeno.
I due luoghi principali dove si esprimono atti e comportamenti LGBTfobi sono internet (40% delle segnalazione, in particolare sui social network) e l'ambiente quotidiano, compresi l'ambito scolastico e quello professionale (45% delle segnalazioni).
SOS homophobie sottolinea che i giovani – ragazzi o ragazze – formano una categoria di vittime particolarmente esposta al fenomeno dell'omofobia in Francia. Oltre alle aggressioni fisiche, l'omofobia assume delle forme più o meno insidiose, dalla beffa alle molestie sistematiche.
I media francesi ne parlano volentieri con l'avvicinarsi o in occasione del 17 maggio, Giornata mondiale della lotta contro l'omofobia e la transfobia. Nella parte restante dell'anno si disinteressano all'argomento, dimenticando che la banalizzazione dell'omofobia e della transfobia rimangono inaccettabili.
Approfittiamo dell'occasione per segnalare che in Quebec, la campagna 2015 ha scelto come slogan «Gli alleati mostrano i loro colori». Le immagini della campagna, come quella qui sopra, sono scaricabili in 19 lingue.
Traduzione da un articolo originale di Philca di MensGo.Fr.
Giorgio / MensGo