(Blogmensgo, blog gay del 24 ottobre 2014) Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha convalidato 16 matrimoni gay e lesbici sul registro di stato civile municipale, il 18 ottobre 2014. Senza alcun valore legale… per ora.
Tutti questi matrimoni erano stati contratti in Stati e Paesi dove il matrimonio omosessuale è legale. L'Italia, al momento, non ha ancora legalizzato né il matrimonio tra persone dello stesso sesso, né i PACS omosessuali. Dieci giorni prima della cerimonia orchestrata da Ignazio Marino, il ministro degli Interni ha inviato una circolare che vietava ogni trascrizione di matrimoni omosessuali contratti all'estero sui registri di stato civile in Italia. Nello stesso momento, una sentenza d'appello annullava un matrimonio omosessuale approvato il 9 aprile 2014 dal tribunale di Grosseto (cfr. il nostro articolo).
Ignazio Marino ha quindi risposto per affrontare una doppia decisione che reputa inaccettabile. Ma anche in conformità con il proprio ideale di sinistra e con il proprio attivismo friendly. Da qui una cerimonia molto formale presso il municipio (Campidoglio), con colori dominanti quelli del tricolore e quelli della bandiera rainbow. Le coppie di sposi e di spose sono venute con bambini, parenti e amici.
L’evento è stato registrato, con delle foto, sia sul sito web che sulla pagina Facebook ufficiali del comune di Roma.
Il ministro degli Interni e la prefettura hanno dichiarato l'iniziativa illegale e la diocesi di Roma l'ha aspramente criticata. Nel frattempo, il sinodo della Chiesa cattolica rifletteva sulle questioni relative all'omosessualità ed ha deciso di non decidere.
Anche i sindaci di Bologna, Milano e Catania hanno scelto di non applicare la circolare ministeriale che vieta la trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all'estero.
Traduzione da un articolo originale di Philca di MensGo.Fr.
Giorgio / MensGo