(Blogmensgo, 5 aprile 2013) prima ancora che la Corte suprema degli Stati Uniti si pronunci sulla questione del matrimonio omosessuale (cfr. i nostri articoli del 14 dicembre 2012 e del 14 marzo 2013), i sostenitori e gli oppositori al matrimonio gay si impossessano dei social network per guadagnare la vittoria per la propria causa. La questione del matrimonio omosessuale non manca certo di creatività, come potrete constatare qui sotto.
Human Rights Campaign, l’organizzazione LGBT, che riunisce le campagne pro-matrimonio gay (sito web | pagina Facebook), ha innanzitutto chiesto ai sostenitori di modificare la foto del proprio profilo personale Facebook o Twitter. Si tratta di includere, in rosa salmone su sfondo rosso, il segno «uguale a» che simboleggia la campagna in corso.
I risultati hanno superato le più ottimistiche previsioni. In effetti, gli utenti internet non si sono accontentati di copincollare il logo. L'hanno anche, e soprattutto, adattato, modificato, pasticciato, personalizzato, rimodellato. In breve, si sono comportati come una sorta di John Malkovich virtuale che non è più un Malkovich e non è ancora un non-Malkovich*.
(*Se non avete visto il film a cui faccio riferimento, la mia battuta cade nel vuoto, anzi direi che cade il vostro gusto cinematografico.)
In attesa che la Corte suprema emani il proprio verdetto, si possono comunque, si possono comunque ammirare tali opere di creatività, giusto per piacere.
Traduzione da un articolo originale di Philca di MensGo.Fr.
Giorgio / MensGo