(Blogmensgo, 8 gennaio 2013) La chiesa anglicana britannica autorizza, dal 4 gennaio 2013, i preti gay in «pertenariato civile» (versione locale dei PACS) a diventare vescovi, a condizione di essere casti. La decisione non si applica né alle donne (che non hanno il diritto di diventare vescovi), né agli eterosessuali. In precedenza, i soli gay teoricamente suscettibili di diventare vescovi dovevano imperativamente essere celibatari non pacsati.
La decisione di accettare vescovi gay pacsati è stata presa nel dicembre 2012. «I preti [pacsati] che si conformano all'insegnamento della Chiesa sulla sessualità sono suscettibili di essere candidati all'episcopato», precisa un comunicato della Chiesa anglicana.
Gay e lesbiche possono, dal 2005, officiare come preti della Chiesa anglicana a condizione di essere allo stesso tempo pacsati e astinenti.
La decisione di accettare l'ordinazione di vescovi gay è stata variamente commentata in seno alla gerarchia anglicana: i progressisti scorgono un avanzamento, i tradizionalisti vedono un pericolo.
Commento. Una religione che vieta alle donne di ricoprire le stesse cariche e gli stessi onori di un uomo, una religione che vieta alle lesbiche di ricoprire le stesse cariche e gli stessi onori di un gay, una religione che vieta ad un vescovo gay gli stessi diritti di un vescovo sposato, una religione che vieta ai prelati o ai preti gay di vivere pienamente la loro sessualità quando i loro omologhi eterosessuali possono fornicare quando e quanto gli pare - una tale religione non è nient'altro che un vettore attivo di discriminazione, di omofobia, di segregazione, di apartheid.
Traduzione da un articolo originale di Philca di MensGo.Fr.
Giorgio / MensGo