(Blogmensgo,22 novembre 2012) La Camera dei deputati dell’Argentina ha adottato, il 15 novembre 2012, una legge che punisce con la reclusione a vita gli omicidi di donne e di persone transessuali legati all'identità sessuale delle vittime.
La legge contro il «femminicidio» è stata adottata all'unanimità dai 222 deputati presenti alla Camera. la nozione di femminicidio non esisteva prima nel codice penale argentino. Implica una condanna a vita escludendo ogni attenuante se l'accusato ha dei precedenti in materia di violenza. Le pene di reclusione si limitano tra gli otto e i venticinque anni per gli altri tipi di omicidio.
Il concetto di femminicidio viene ugualmente considerato se la vittima è una parente, un'ex-coniuge o un'ex-compagna (anche senza convivenza) dell'assassino. Secondo l'ONG Casa del Encuentro, non meno di 53 donne sono state bruciate vive dal coniuge o dall'ex-coniuge dal febbraio 2010.
L’Argentina diventa il decimo paese dell'America latina a fare del femminicidio un crimine specifico, dopo la Bolivia, il Cile, la Colombia, il Costa Rica, il Guatemala. il Messico, il Nicaragua, il Perù e El Salvador.
Due giorni prima dell'adozione della legge, per la prima volta in Argentina, una transessuale è stata la protagonista di una serie televisiva. Il primo dei tredici episodi della telenovela intitolata La viuda de Rafael (La vedova di Rafael) è stato trasmesso in prima serata il 13 novembre 2012 sul canale pubblico Canal 7 de Argentina.
La serie televisiva evoca la vita nel 2010 di una comunità transessuale e la sua battaglia a favore dell'uguaglianza dei diritti e del matrimonio per tutti, poco prima che l'Argentina legalizzasse il matrimonio gay (cfr. l'articolo di BlogMensGo.fr del 18 luglio 2010),e la nuova vita dei protagonisti subito dopo.
Il film è l'adattamento dell'opera dello scrittore portoricano Luis Daniel Estrada Santiago.
Traduzione da un articolo originale di Philca di MensGo.Fr.
Giorgio / MensGo